Problemi alimentari

Problemi alimentari

Problemi alimentari : UN RISCHIO PER LA SALUTE

L’evoluzione delle abitudini alimentari dell’uomo ha visto un passaggio da un’alimentazione equilibrata e naturale, fatta di cereali integrali, povera di grassi e cibi raffinati, ad una dieta composta da alimenti lavorati industrialmente e immediatamente disponibili, ma spesso carenti di sostanze nutritive fondamentali per la salute della persona.

Fornire all’organismo una giusta dieta ed un’intelligente combinazione alimentare è fondamentale per una buona salute; l’organismo umano trova infatti negli alimenti tutto ciò che serve per reintegrare le sostanze che si perdono o si consumano nel corso delle attività quotidiane.

E’ importante, pertanto, considerare il cibo come un nutrimento che cura e conoscerne le proprietà al fine di saper intelligentemente utilizzare ciò che la natura ci mette a disposizione.

Oggi si fa sempre più necessario abbinare alle cure mediche e naturali una sana ed equilibrata alimentazione, in quanto si è riscoperto l’impatto determinante che alcuni cibi hanno sull’organismo, come ad esempio il succo di mirtillo spremuto a freddo che abbassa la glicemia, l’olio di germe di grano biologico che in piccole dosi quotidiane tonifica il cuore ed abbassa il colesterolo, i semi di zucca che sono ottimi integratori nei problemi alla prostata e così si potrebbe continuare di alimento in alimento ad elencarne le qualità.

Purtroppo oggi i Problemi alimentari sono al centro di molte ricerche scientifiche e si possono dividere essenzialmente in due categorie: quelli legati a traumi e scompensi psicologici, quali l’anoressia e la bulimia, e quelli più connessi al mal funzionamento dell’organismo quali l’obesità, le patologie dell’apparato digerente (stomaco, intestino tenue e crasso, pancreas) ed altri disturbi come la cefalea, le dermatiti, le allergie eccetera.

Per quanto riguarda la prima categoria il grosso lavoro da fare è essenzialmente sulle emozioni della persona e solo in un secondo momento si può iniziare a lavorare sull’alimentazione; nella seconda categoria invece un intervento mirato e terapeutico sulla scelta e l’utilizzo o eliminazione di determinati cibi, è fondamentale per il recupero del benessere dell’organismo.

Ad esempio spesso capita che cefalee anche presenti da anni scompaiano con l’eliminazione di latticini e zucchero bianco e l’introduzione nelle proprie abitudini alimentari di cereali integrali e frutta e verdura di stagione, e allora perché una persona continua a mangiare cibi che non le giovano alla salute?

Purtroppo gli uomini adulti hanno perso l’istinto nella scelta dei cibi migliori, gli animali hanno la capacità di trovare in modo spontaneo l’alimentazione adatta alla propria specie e così anche i bambini piccoli. Spesso accade che un bambino rifiuti alcuni alimenti e ne preferisca altri perché conserva una memoria ereditaria di conservazione della specie che lo porta a scegliere ciò che mantiene più in salute l’organismo. A chi non è mai capitato di vedere un bambino che una sera a cena non vuole mangiare perché non ha fame (attenzione non per capriccio!!!) e la mamma che insiste fino a quando non ingurgita qualcosa (questo è il termine più giusto per indicare un malsano uso dell’alimentazione), ebbene questo bambino il giorno dopo ha la febbre. Cos’è successo? Rifiutando il cibo il piccolo si stava “curando” , in quanto quel saltare la cena era il tentativo di tenere l’intestino pulito e disintossicare il corpo per prevenire la febbre che sentiva arrivare. E’ importante ricordare che i bambini si sanno “curare” da soli, basta solo saperli ascoltare perché loro comunicano sempre ciò di cui hanno bisogno. L’adulto va rieducato alla salute, all’alimentazione sana e all’ascolto del proprio corpo, il quale spesso tenta invano di comunicare con noi prima di arrivare alla malattia.

Per risolvere i problemi alimentari, è consigliabile ogni tanto fare un periodo di disintossicazione e alimentazione mirata per ricordare come ci si sente quando l’organismo è “pulito” e in salute, da qui si parte per una rieducazione al benessere, perché il corpo si ricorda cosa vuol dire stare bene e automaticamente quando la persona mangia un cibo non adatto a quel momento immediatamente arrivano i segnali: come per esempio una sonnolenza dopo i pasti, afte in bocca, cefalee, gonfiori addominali eccetera, tutti sintomi eliminabili attraverso una appropriata scelta dei cibi.

L’uomo è ciò che mangia, perché gli alimenti hanno un valore nutrizionale e psicologico che è bene conoscere per prevenire l’insorgenza di malattie croniche e degenerative quali patologie cardiovascolari, tumori, gastriti e altro. Noi viviamo in un mondo che ci offre tante cose buone e meno buone, quindi l’importante è saper scegliere e per farlo dobbiamo ricominciare ad ascoltare noi stessi prima di tutto.

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